Biberon e tettarelle Chicco

Biberon e tettarelle per bambini e neonati

Come indicato dalle line guida dell'OMS, l'allattamento esclusivo al seno è preferibile, quando possibile, fino al 6° mese di vita del neonato. Svariate possono essere le condizioni che fanno optare una mamma verso l'utilizzo del biberon già dai primi giorni di vita del bebè e in questo caso è importante saper scegliere il biberon e la tettarella più adatta. Come il succhietto, anche il biberon deve seguire le fasi dello sviluppo del bambino per potrlo accompagnare nella crescita.

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Plasmon biscotti biberon 600 g

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Qual è il materiale più indicato per tettarele e biberon?

Fino a qualche anno fa il materiale più diffuso in commercio per la bottiglia del biberon era il vetro, tuttavia la sua fragilità ha fatto si che nel passare degli anni venisse ampiamente sostituto dalla plastica. Ora il crescente interesse per l’ambiente ha riportato alla diffusione del vetro come materiale per la composizione dei Biberon. A differenza del vetro, la plastica dura, nome comune per definire il polipropilene, ha una resistenza pressoché totale agli urti, tuttavia si deteriora più facilmente rispetto al vetro. Fondamentale a prescindere dal materiale scelto, è assicurarsi dell’assenza di sostanze chimiche come ad esempio il BPA o Bisfenolo A, molto pericoloso per i bambini e per gli adulti. Ad esempio i Biberon Mam sono molto attenti a questo tipo di accorgimenti e presentano tutte le certificazioni necessarie.

Per quanto riguarda invece i materiali utilizzati per la tettarella, essi sono gli stessi usati per i ciucci, ossia lattice, silicone e caucciù. Il silicone è inodore e insapore ed è ampiamente apprezzato per la sua resistenza alle contaminazioni e alle alte temperature. La problematica maggiormente riscontrata per questo tipo di materiale è che a lungo termine si deteriora bucandosi. Un altro materiale utilizzato è il caucciù, un tipo di gomma interamente naturale che rispetto al silicone risulta più ecologico; esso è apprezzato per la sua resistenza mentre risulta più sensibile alle contaminazioni. Il lattice infine viene utilizzato in sostituzione del caucciù e anch’esso viene preferito per resistenza e adattabilità.

Biberon: che forma scegliere?

Fondamentale nella scelta del biberon è anche la forma. È necessario distinguere tra la forma della tettarella e quella della bottiglia. Per quanto riguarda la forma della bottiglia essa può essere cilindrica, ossia la forma classica, ergonomica ossia sagomata fondamentale per agevolare la presa del bambino, a gomito o angolare consigliata soprattutto nel periodo più incline alle coliche.

Relativamente alla forma della tettarella invece questa può essere a punta arrotondata, per favorire il passaggio dal seno materno al biberon adatta quindi ai più piccoli, a punta a petalo sulla cui base sono presenti rientranze proprio a forma di petalo che consentono una suzione più naturale, a punta inclinata studiata anche questa per evitare il trauma del passaggio dal seno al biberon, e infine, a punta allungata, la più diffusa in quanto riprende quasi fedelmente la forma del seno.

Quale dimensione del biberon preferire?

Ultimo fattore nella scelta del biberon ma non meno importante è la sua dimensione, con la quale si intende sia la capienza ma anche la quantità di fori presenti nella tettarella, aspetti entrambi connessi al tipo di flusso che si vuole e deve ricreare in base all’eta del bambino. Nel dettaglio abbiamo biberon con flusso debole, ossia meno abbondante, adatto ai neonati, biberon con flusso medio, solitamente con 3 buchini sulla tettarella adatti ai bambini nell’età dello svezzamento e biberon con flusso rapido o flusso pappa, consigliati per i bambini che hanno superato la fase dello svezzamento.