Home / Alimentazione / Perché scegliere gli alimenti biologici

Perché scegliere gli alimenti biologici

Scegliere gli alimenti biologici significa non solo intraprendere uno stile di vita più sano, ma anche tutelare l’ambiente, dando il proprio contributo alla riduzione delle emissioni dannose.

Alimenti biologici: perché sceglierli

Per assicurare standard qualitativi condivisi nell’ambito della produzione biologica sono stati imposti requisiti essenziali, regolamentati a livello europeo, che promuovono un approccio sostenibile alla produzione alimentare. Tra gli elementi più rilevanti ci sono l’uso prevalente di risorse rinnovabili locali e il riciclo di rifiuti e sottoprodotti provenienti da fonti vegetali e animali. L’obiettivo primario è tutelare la salute dei consumatori, il benessere degli animali, la sicurezza alimentare globale e la conservazione dell’ambiente.

Evitare prodotti chimici

Scegliere gli alimenti biologici significa optare per prodotti che vengono coltivati o prodotti senza l’uso di pesticidi sintetici, erbicidi, fertilizzanti chimici e altri prodotti chimici artificiali comunemente utilizzati nell’agricoltura convenzionale.

Tra i principali prodotti chimici che vengono utilizzati nell’agricoltura tradizionale ci sono:

  • pesticidi e erbicidi, utilizzati per proteggere le colture dai parassiti e dalle erbe infestanti. Queste sostanze chimiche possono lasciare residui sugli alimenti e, a lungo termine, rappresentare un rischio per la salute umana. Gli alimenti biologici non vengono trattati con questi prodotti chimici e, all’occorrenza, possono essere utilizzati dei preparati naturali;
  • fertilizzanti chimici, applicati per favorire la crescita delle colture. Gli alimenti biologici, invece, vengono coltivati utilizzando principalmente fertilizzanti naturali, come letame e compost, riducendo così il rischio di contaminazione chimica;
  • utilizzo di OGM, ossia organismi geneticamente modificati (OGM). Al contrario, gli alimenti biologici non contengono ingredienti derivati da piante o animali di questa tipologia;
  • mangimi chimici per l’alimentazione degli animali, mentre negli allevamenti biologici vengono proposti mangimi biologici. Bisogna sottolineare che gli animali allevati secondo standard biologici non ricevono antibiotici o ormoni sintetici e sono meno inclini a contenere residui di queste sostanze.

Riducendo l’esposizione alle sostanze chimiche, gli alimenti biologici possono contribuire a ridurre il rischio di effetti collaterali negativi a lungo termine derivanti dall’accumulo di residui chimici nel corpo umano. Questo è un aspetto particolarmente importante tanto negli adulti quanto nei bambini.

Proteggere dall’inquinamento l’ambiente

Scegliere alimenti biologici significa anche incentivare le tecniche agricole volte a tutelare l’ambiente. Tra le principali attività attraverso cui l’agricoltura biologica contribuisce a ridurre l’inquinamento ambientale ci sono:

  • uso limitato di sostanze chimiche, come pesticidi chimici sintetici, erbicidi e fertilizzanti chimici. Questa pratica riduce il rischio di inquinamento del suolo e delle acque sotterranee e superficiali dovuto al drenaggio delle sostanze chimiche nell’ambiente;
  • gestione sostenibile del suolo, dal momento che gli agricoltori biologici adottano metodi di coltivazione che migliorano la composizione del terreno, favorendo la penetrazione in profondità e il trattenimento dell’acqua piovana. Ciò aiuta, ad esempio, a ridurre l’inquinamento delle acque superficiali causato dall’erosione del suolo e dal deflusso delle acque meteoriche;
  • contenimento dell’impatto sull’ecosistema, attraverso pratiche come la rotazione delle colture e la diversificazione degli ecosistemi agricoli che favoriscono la presenza di specie animali e vegetali benefiche per l’equilibrio ecologico;
  • limitazione delle emissioni di gas serra, promuovendo l’uso di fonti di energia rinnovabile e la riduzione dell’uso di combustibili fossili. In questo modo, vengono contenute le emissioni di gas serra legate alle attività agricole e ai trasporti, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.

Inoltre, l’agricoltura biologica favorisce le pratiche di gestione del suolo volte a mantenere la sua fertilità naturale e a ridurre la contaminazione da prodotti chimici. Un terreno sano e ricco può assorbire meglio i nutrienti, riducendo così il rischio di inquinamento delle acque superficiali.

Infine, gli agricoltori biologici utilizzano solo metodi di controllo biologico per gestire le infestanti e i parassiti. Ad esempio, oltre ad utilizzare prodotti di origine naturale per il trattamento delle piante, spesso introducono insetti predatori o piante di copertura. Questo aiuta a mantenere l’equilibrio ecologico e riduce la necessità di ricorrere a sostanze chimiche nocive.

Favorire la diversità agricola

La diversità agricola è uno dei capisaldi delle coltivazioni che producono alimenti biologici. Con questo concetto ci si riferisce alla varietà di colture agricole e specie animali che vengono coltivate e allevate in un determinato territorio. Si fa specifico riferimento alle varietà locali, tradizionali e geneticamente diverse all’interno di una stessa specie.

La promozione della diversità agricola è un pilastro della sostenibilità agricola. Pratiche come la rotazione delle colture, l’uso di colture di copertura e la selezione di varietà resistenti contribuiscono a ridurre l’uso di prodotti chimici e l’erosione del suolo, favorendo un’agricoltura ecologicamente sostenibile.

Tutelare la diversità agricola scegliendo prodotti biologici è essenziale per svariate ragioni, tra cui:

  • sicurezza alimentare, dal momento che la diversità agricola contribuisce a ridurre la dipendenza da un numero limitato di colture dominanti e favorire, ove possibile, quelle naturalmente più resistenti alle mutevoli condizioni ambientali;
  • tutela della biodiversità, dal momento che la coltivazione di diverse varietà di piante contribuisce a preservare la ricchezza biologica dell’ecosistema agricolo e promuove la conservazione di specie e varietà genetiche uniche;
  • conservazione del patrimonio culturale, perché la diversità agricola si riflette anche nella diversità culturale di una regione o di una comunità. Le colture autoctone sono spesso parte integrante del patrimonio culturale delle comunità locali che conservano da millenni usi, costumi e tradizioni legate all’agricoltura.

È opportuno sottolineare che la diversità agricola può anche favorire lo sviluppo dell’economia locale, attraverso la valorizzazione di prodotti agricoli tipici e di nicchia, che possono essere apprezzati a livello regionale e internazionale.

Infine, è opportuno porre attenzione che i prodotti scelti siano realmente biologici: sulla confezione devono essere presenti il logo della foglia su sfondo verde e diciture esplicite come “biologico” o “da agricoltura biologica”. In questo senso si ricorda anche la differenza tra alimenti biologici e alimenti a km 0.

Gli alimenti biologici sono coltivati seguendo specifiche normative per l’agricoltura biologica e possono provenire da qualsiasi distanza, mentre gli alimenti a km 0 sono prodotti localmente e non implicano necessariamente il rispetto di standard biologici. Entrambi i concetti sono correlati alla promozione di un’agricoltura sostenibile e alla valorizzazione dei prodotti locali, ma presentano caratteristiche diverse nell’ambito delle pratiche agricole e della provenienza geografica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *