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Differenza tra tè e infuso

Erroneamente utilizzati come sinonimi, i termini “tè”, “infuso” e “tisana” si riferiscono a prodotti che possiedono caratteristiche differenti e che si distinguono in base all’origine, al processo di preparazione e alle proprietà terapeutiche e nutrizionali. Ciò che hanno in comune è l’infusione di sostanze vegetali in acqua bollente. Scopriamo quali sono le caratteristiche distintive di queste bevande aromatiche e perché sono considerate un toccasana per l’organismo.

Cos’è il tè

Il  è una bevanda calda ampiamente apprezzata in tutto il mondo. Si prepara per infusione e si ottiene dalle piccole foglie di Camellia Sinensis, una pianta originaria dell’Asia, e dalle grandi foglie di Camellia Assamica, una pianta originaria dell’India.

Tè ed infuso: qual è la differenza?

Il processo di lavorazione varia in base alla tipologia di tè che si desidera ottenere. I tè in commercio, infatti, sono classificati per colore, indice del livello di ossidazione delle foglie. Le varietà più conosciute sono sei:

  • nero, che contiente la più alta concentrazione di caffeina e che prevede quattro fasi di lavorazione. Le foglie vengono fatte appassire e poi arrotolate. Successivamente, macerate ed essiccate e, infine, fermentate;
  • verde, che non prevede alcun processo di ossidazione. Le foglie, infatti, vengono cotte a vapore e asciugate in più fasi;
  • bianco, la varietà più rara che esista, ricavato dalle prime foglie della pianta. Queste vengono trattate solo dopo l’essiccamento al sole che ne previene l’ossidazione;
  • oolong, semiossidato. Le foglie vengono fatte appassire e poi frantumate nei bordi e lasciate riposare per attivare il processo di ossidazione;
  • giallo, una variante di tè verde. In questo caso, le foglie vengono sottoposte ad un processo di ossidazione enzimatica parziale;
  • post-fermentato (o pu’er), che prevede due fasi di lavorazione. Le foglie vengono prima fatte fermentare con dei batteri e, successivamente, lasciate invecchiare.

Indipendentemente dalla varietà e dal processo di ossidazione e lavorazione delle foglie, tutte le piante possiedono proprietà eccitanti perché contengono caffeina in quantità variabili.

La concentrazione di caffeina varia in base al tipo di tè, così come la presenza di antiossidanti, polifenoli e vitamine. I tè neri, ad esempio, sono noti per avere un contenuto di caffeina più elevato rispetto ai verdi, mentre tutti i tipi di tè offrono benefici antiossidanti.

Negli anni, il tè e le sue proprietà sono stati oggetto di studi scientifici che ne hanno rivelato gli effetti positivi sulla salute. Più nel dettaglio, il consumo regolare di questa bevanda aromatica è considerato un toccasana per l’organismo perché:

  • è una fonte preziosa di antiossidanti, sostanze che aiutano a contrastare lo stress ossidativo e a proteggere le cellule dai radicali liberi che possono causarne l’invecchiamento o essere responsabili dell’insorgenza di malattie croniche;
  • migliora le funzioni cognitive, grazie alla presenza di caffeina e L-teanina che favoriscono l’attenzione, la concentrazione e la memoria;
  • riduce il rischio di malattie cardiovascolari. I polifenoli possono ridurre le infiammazioni e abbassare i livelli di colesterolo LDL (colesterolo cattivo);
  • regola il metabolismo e aiuta a tenere sotto controllo il peso. I composti presenti nel tè possono aumentare temporaneamente il tasso metabolico e contribuire alla combustione dei grassi. È il caso del tè verde, il cui consumo è consigliato alle persone sovrappeso, e del tè bianco, ideale per le diete ipocaloriche perché, ricco di flavonoidi e antiossidanti, è in grado di accelerare il metabolismo;
  • possiede proprietà idratanti, permette di ripristinare i liquidi persi e di preservare l’elasticità della pelle.

In conclusione, il tè è molto più di una semplice bevanda aromatica. Le sue proprietà benefiche sono il risultato di una complessa combinazione di sostanze naturali. Offre non solo un piacere sensoriale, ma anche la possibilità di integrare nella dieta quotidiana una serie di sostanze che possono contribuire al benessere generale dell’organismo.

Cos’è l’infuso

A differenza del tè che si ottiene dalla lavorazione delle foglie appartenenti alle famiglie Camellia Sinensis e Camellia Assamica, l’infuso è una bevanda aromatica che si ricava dalle parti più tenere di una molteplicità di piante, ovvero da frutti, foglie e fiori.

Perché si possa parlare di infuso è importante che tutti gli ingredienti appartengano alla stessa pianta officinale. Considerato che il tè si ricava dalle foglie di Camellia Sinensis o Camellia Assamica, può essere considerato un infuso.

Tè e infusi, però, si differenziano gli uni dagli altri perché:

  • gli infusi si possono ottenere anche da altre piante, non solo dalla Camellia;
  • i tè contengono quantità variabili di caffeina, mentre gli infusi ne sono naturalmente privi;
  • vengono classificati in base al colore, indice del grado di ossidazione delle foglie e del processo di lavorazione, mentre gli infusi si distinguono in base alla diversità delle piante da cui provengono (infusi di frutta ed erbe, camomille e tisane).

La preparazione degli infusi consente di preservare le sostanze volatili delle erbe. Foglie, frutti e fiori vengono immersi in acqua calda per permettere l’estrazione di oli essenzialiaromi e principi attivi. Gli ingredienti utilizzati possono offrire numerosi benefici per la salute. Alcuni di essi, infatti, contengono sostanze che hanno effetti calmanti, digestivi e antinfiammatori.

Gli infusi di frutta sono tra i più apprezzati perché non solo hanno un sapore delizioso, ma sono anche una fonte preziosa di antiossidanti, riducono le infiammazioni, favoriscono la digestione e riducono lo stress. Quelli ai frutti rossi, in particolare, hanno proprietà antiossidanti e diuretiche.

Cosa sono le tisane

Diversamente dal tè e dagli infusi, le tisane vengono preparate creando un composto di massimo sei piante officinali e combinano insieme parti tenere e legnose. Contengono, infatti, non solo foglie, ma anche radici e cortecce.

Gli ingredienti non vengono miscelati in maniera casuale. Le quantità vengono ripartite in base ai principi attivi che si vogliono infondere nella bevanda. La preparazione delle tisane segue un procedimento molto preciso e prevede la presenza di quattro elementi principali:

  • rimedio base, l’ingrediente o l’insieme di ingredienti da cui si desidera estrarre i principi attivi. Questi possono svolgere un’azione calmante, digestiva, diuretica o dimagrante;
  • adiuvante, l’ingrediente o l’insieme di ingredienti che lavorano in sinergia con il rimedio base, favorendo l’assorbimento dei principi attivi;
  • complemento, l’ingrediente o l’insieme di ingredienti che legano insieme tutti gli ingredienti della tisana, migliorandone l’aspetto e la tessitura;
  • correttore, l’ingrediente o l’insieme di ingredienti che migliorano le proprietà organolettiche della tisana.

Come gli infusi, anche le tisane sono prive di caffeina e sono particolarmente indicate per chi soffre di tachicardia o insonnia. Sono bevande da concedersi sempre, in ogni momento della giornata: la mattina per iniziare la giornata con una coccola e la sera per alleviare la stanchezza.

Essendo il frutto di piante officinali diverse, le tisane in commercio sono di differenti tipologie, tutte con proprietà benefiche specifiche. Si va dalle tisane drenanti, come quelle alla betulla e alla gramigna che contrastano la ritenzione idrica, alle tisane depurative, come quelle al ciliegio e all’ortica che aiutano ad eliminare le tossine e i liquidi in eccesso.

Dalle tisane calmanti, come quelle alla passiflora che contrastano ansia e palpitazioni, alle tisane contro l’insonnia, come quelle alla valeriana e alla camomilla, perfette per chi la notte fa fatica ad addormentarsi.

Un consumo moderato e uno stile di vita equilibrato rimangono la chiave per sfruttare al meglio tutti i vantaggi di tè, infusi e tisane.

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